02 dicembre 2014

Wabi Sabi


Due parole giapponesi che definiscono uno Stile, e una filosofia di vita. Un modo di vedere appagante ed armonioso perché basato sulla bellezza della naturalità nelle sue fasi cicliche.



WABI indica Armonia e Semplicità, mentre SABI descrive la Consunzione dovuta al passare del tempo.


penthouse di Robert De Niro a new York


Riuscite ad immaginare qualche cosa di più alto o riposante di questo?
Il Lusso di poter essere semplicemente ed unicamente se stessi. e la Bellezza di riconoscere l'irripetibilità di ogni cosa e di ogni momento, mentre tutto continua a scorrere. 




Persino gli oggetti prodotti in serie hanno percorsi diversi uno dall'altro. Si usurano diversamente a seconda delle loro vicende e questo conferisce loro unicità.


Perché sotto queste due parole magiche, Wabi e Sabi, si nasconde la possibilità di scoprire la Bellezza in ogni Imperfezione dovuta al trascorrere del tempo. Possiamo accettare i difetti se sono frutto di un percorso naturale di invecchiamento e addirittura rivestirli del fascino che solo gli oggetti antichi possiedono. Lo stesso fascino che riconosciamo alla Conoscenza ed all'Esperienza ed alle inevitabili cicatrici che segnano la storia di qualunque Ciclo Vitale.



Una Estetica dell'Imperfezione e del Minimalismo. 

Imperfezione ed eventuale danneggiamento intesi quindi nella loro accezione più nobile di Autenticità,  accettazione dei cicli naturali di crescita ed invecchiamento. E Minimalismo inteso come valore da attribuire solo a ciò che è davvero Indispensabile.


  

DOMô

 è molto Wabi Sabi  nell'arredamento in quanto predilige materiali naturali e sa guardare al fascino degli oggetti impreziositi dalla patina e dall'usura del tempo attraverso un prisma di possibilità infinite. Semplice, ma Significativo.












A questo possiamo aggiungere un'altra parola giapponese: KINTSUGI  ossia la tecnica e l'arte di riparare un oggetto rotto valorizzandone la crepa con oro.





Questo perché quando qualcosa ha subito un Danno ed ha una Storia, diventa più Bello. Proprio come ognuno di noi.



La grande Anna Magnani chiedeva al suo truccatore di non toglierle neppure una ruga: perché se le era guadagnate tutte.....! 

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